appello

Appello a tutti...

Quest'anno il Lampedusa in Festival è arrivato alla sua terza edizione. Con molto entusiasmo stiamo portando avanti questa iniziativa che riteniamo sia importante per Lampedusa, i lampedusani e tutti coloro che amano l'isola. Purtroppo, anche quest'anno, dobbiamo fare i conti con le nostre tante idee e i nostri pochi fondi per realizzarle.

Chiediamo a tutti coloro che credono nel Lampedusa in Festival e nel lavoro che Askavusa sta facendo -rispetto all'immigrazione e al territorio di Lampedusa- di dare un contributo, anche minimo, per permettere al Festival di svolgere quella funzione di confronto e arricchimento culturale che ha avuto nelle passate edizioni.

Per donazioni:
Ass. Culturale Askavusa
Banca Sant'Angelo
IBAN: IT 06N0577282960000000006970

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www.lampedusainfestival.com

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askavusa@gmail.com






venerdì 27 febbraio 2009

Presentazione

Il circolo ASKAVUSA è frutto anche degli avvenimenti degli ultimi mesi.
Ciò che è accaduto, infatti, ha fatto sì che il comune desiderio di riunirsi per creare occasioni di incontro e di conoscenza, assumesse una consapevolezza nuova e profonda.
La consapevolezza che la difesa dei diritti di noi isolani non può prescindere dalla tutela dei diritti fondamentali di qualsiasi essere umano.
Questa enunciazione di principio si è trasformata in realtà a Lampedusa.
Solo quando l’azione di governo ha finito con l’incidere sui nostri diritti, abbiamo capito che tutti devono ergersi a difensori dei diritti di tutti.
È come se fino a ieri ci fossimo limitati a condannare l’uso dei manganelli contro i migranti, ma solo nel momento in cui quegli stessi manganelli sono stati usati contro di noi avessimo davvero preso coscienza della necessità di bandire tutti i manganelli, se non dal mondo, almeno dalla nostra isola.
Il punto di partenza è riuscire a trasmettere questa idea: ogni essere umano è una persona, titolare di diritti inviolabili ed universalmente riconosciuti.
E per far sì che ogni essere umano diventi persona è necessario innanzitutto creare occasioni in cui si entri in relazione con l’altro, momenti nei quali sia possibile “conoscere”, confrontarsi e scegliere.

In quest’ottica uno degli obiettivi principali dell’associazione deve essere quello di ottenere l’autorizzazione ad avere accesso al centro. Ciò al fine di rendere possibile un controllo sul rispetto dei diritti umani, in piena autonomia.
Inoltre (specie nell’ipotesi in cui il periodo di permanenza degli “ospiti” dovesse essere prolungato oltre le 48 ore), lo svolgimento di attività culturali per e con gli “ospiti” sarebbe funzionale all’esigenza di reciproca conoscenza e scambio culturale: lezioni di italiano ai migranti, attività ludico-ricreative per i bambini, eventi sportivi e di spettacolo.

Consci delle difficoltà e delle limitazioni insite nello svolgimento delle attività esclusivamente all’interno del centro, l’associazione mira poi a promuovere attività che coniughino lo sviluppo culturale ed economico dell’isola all’obbiettivo dell’integrazione e della conoscenza tra popoli. Il primo progetto su cui i componenti dell’associazione si ritengono sin da adesso impegnati è lo svolgimento di un festival internazionale di cultura mediterranea, che sia spunto per creare occasioni di dibattito e di incontro con i musicisti, i cineasti e gli scrittori dei vari paesi del bacino del mediterraneo e dell’africa sub sahariana.
La collocazione del festival in un periodo di bassa stagione farà sì che venga attirato sull’isola un turismo culturale e qualificato.
Siamo grati di questo incontro con voi, e ci auguriamo che possa essere la premessa per una futura collaborazione reciproca, ispirata ai valori di cui siete portatori, che noi condividiamo, e per l’affermazione dei quali ci impegniamo a renderci parte attiva.

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